Cronaca

Corruzione in atti giudiziari: archiviata posizione di Petrini ed ex finanziere di Crotone

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Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Giovanna Pacifico, ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti del giudice del Tribunale di Catanzaro, Marco Petrini, 58 anni di Foligno, e del cancelliere della Commissione tributaria di Catanzaro, Massimo Sepe, 51 anni di Crotone. L’archiviazione è stata chiesta dai pubblici ministeri della Procura di Salerno – competenti per i procedimenti nei confronti dei magistrati calabresi – per l’insussistenza del fatto e per insufficienza di prove.
La vicenda è originata dall’operazione Genesi nell’ambito della quale Petrini era stato arrestato e successivamente condannato. In questo procedimento stralcio il giudice ed il cancelliere erano accusati di corruzione in atti giudiziari in seguito ad alcune dichiarazioni rese dallo stesso Petrini a seguito dell’arresto. Petrini aveva dichiarato in prima battuta di aver ricevuto da Sepe (ex finanziere) degli orologi di lusso (Rolex, Hublot, Panerai e Cartier) in cambio di un suo intervento per accogliere i ricorsi presentati dai contribuenti contro gli accertamenti dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza.
Già a marzo 2020, nel corso dell’interrogatorio assistito di Sepe, la difesa dell’ex finanziere crotonese, rappresentata dall’avvocato Tiziano Saporito, aveva  però  fornito la prova dell’acquisto degli orologi su E-bay e, soprattutto, che erano di scarso valore. Sepe aveva negato che erano regali a fini corruttivi. Così, nel corso dell’udienza dell’8 ottobre 2020 Petrini ha precisato la sua versione: confermando di aver ricevuto gli orologi spiegava, anche lui, che erano stati acquistati sulla piattaforma web e che erano di scarso valore escludendo ogni nesso tra regalie e cause in corso. Petrini spiegava anche di aver dato del denaro a Sepe per beneficenza e per l’acquisto degli orologi. La procura campana ha anche fatto esaminare gli orologi da un perito che ha confermato lo scarso valore economico trattandosi di grossolane riproduzioni. I pm di Salerno, inoltre, non hanno trovato riscontri nella correità di Sepe. Petrini è stato difeso dall’avvocato Francesco Calderaro, Sepe dall’avviocato Tiziano Saporito.