Cronaca

Naufragio migranti, Mimmo Lucano: tragedie di un’Europa che alza muri e fili spinati

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CROTONE – “L’occidente con le sue politiche obbliga migliaia di esseri umani ad avere come unica soluzione, quella di intraprendere il viaggio della speranza che poi sono i viaggi della tragedia. Sono tragedie fisiologiche ad un’Europa che alza muri, fili spinati e poi fanno a scaricabarile sulle responsabilità”.
Lo ha detto Mimmo Lucano, già sindaco di Riace, presente a Crotone alla fiaccolata svolta in omaggio alle vittime del naufragio di domenica 26 febbraio. “Provo vergogna per quanto è successo perché si prende coscienza che queste tragedie potevano essere evitabili. Per me i migranti sono stati dei preziosi cittadini, che hanno fatto rinascere i luoghi. Questa penso che sia ancora una strada da percorrere a patto che le norme non siano sempre orientate a penalizzare, a respingere. Di cosa abbiamo paura? Hanno creato l’industria della paura a livello mediatico”.
Mimmo Lucano si è soffermato sulle parole del ministro Matteo Piantedosi che nella sua visita a Crotone dopo la tragedia ha sostenuto l’irresponsabilità di chi è partito affermando che la disperazione non può giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli. “Sono parole drammatiche, parole gravi – ha detto Lucano -. Come se le persone ci dessero fastidio. Le persone sono tutte preziosi cittadini. C’è una legge regionale, la 18 del 2009, che prevede lo sviluppo delle aree interne tramite l’accoglienza dei rifugiati. Una legge che ha avuto riconoscimenti anche da Unhcr ma è rimasta lettera morta. Indicava una soluzione umana, di rispetto verso chi era costretto a intraprendere lunghi viaggi”. L’ex sindaco di Riace poi aggiunge a proposito delle motivazioni dei lunghi viaggi: “Le persone non sono contente di andare via dai loro Paesi. Non sono contenti i nostri emigrati quando vanno via per ragione di lavoro, ma soprattutto non sono contenti le persone che sono obbligate, che vengono strappate alle proprie radici con la consapevolezza che quel viaggio è un viaggio di sola andata. Assumiamoci le responsabilità oggi che siamo davanti ad un dramma. Le parole del ministro sono parole che esprimono l’egoismo di una società che non si indigna per il razzismo ma si dice sconvolta perché quello che è accaduto turba la nostra tranquillità ed i nostri privilegi”.