Cultura e spettacoli

VIDEO – Mostra Rara Avis, le sculture di Affidato raccontano la Magna Grecia

CROTONE – È una mostra da andare assolutamente a vedere quella di Antonio Affidato che racconta, attraverso nove sculture, l’epopea della Magna Grecia e dei suoi straordinari personaggi. Una mostra di un artista giovane e moderno che racconta la storia della sua terra con opere che si fondono con i reperti archeologici dell’antica Kroton. La mostra  dell’orafo scultore Antonio Affidato “Rara Avis – Olò ghiru tu Kròton”, curata dall’archeologo Francesco Cuteri, infatti, è stata inaugurata venerdì 17 marzo all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Crotone dove resterà rimarrà in esposizione fino al prossimo 30 giugno.
Per l’occasione Antonio Affidato ha arricchito l’esposizione. Rispetto a quella allestita nella Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, Rara Avis nel museo di Crotone presente  tre nuove sculture in bronzo: Eracle, Milone ed Hera Lacinia, che si vanno a sommare a Gea, Medusa, Pitagora, Serse, Alcmeone e Phayllos, per un totale di nove opere. La mostra, come si può capire dei personaggi rappresentati mette al centro la città di Kroton analizzando quello che è il retaggio storico, culturale di una terra ricca e variegata. 

La mostra ha anche lo scopo di raccontare il forte legame che corre tra l’artista Antonio Affidato e la sua terra. La maggior parte delle sculture rappresenta personaggi legati alla storia di Kroton (Hera, Milone, Phayllos, Pitagora, Eracle): "ho aggiunto alle precedenti opere Milone, Hera Lacinia ed Eracle che sono legati alla terra ed al retaggio culturale di cui sono figlio – ha detto Antonio Affidato – anche perché se parliamo di Magna Grecia e di personaggi legati a questa cultura non possiamo che parlare di Crotone. Ho approfondito la loro storia ed ho cercato di dare una chiave di lettura di questa storia di cui siamo eredi. La sfida è di guardare al futuro guardando al passato".

La mostra è stata allestita nel museo di Crotone inserendo i personaggi in contesti storici precisi. Affascinante poi l’accostamento della scultura di Hera nella sala dedicata proprio al tesoro ritrovato a Capocolonna nel tempio della Dea greca. In particolare la testa bronzea di Hera realizzata da Affidato guarda verso il diadema in oro creato  da un artista vissuto tra il VI ed il IV secolo a.C. UN segno tangibile della fusione tra presente e passato. "Antonio Affidato è come demiurgo che dà forma alla realtà" ha detto il direttore del museo di Crotone, Gregorio Aversa, mentre il critico Giordano Bruno Guerri ha parlato di "opere belle che mostrano una conoscenza della storia straordinaria. Sono opere che guardano al futuro oltre che al passato. Antonio ha esaltato la sua terra di Calabria che è terra con potenzialità enormi".
Gabriele Romeo, critico d’arte, docente all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Torino e Presidente AICA Italia,  ha spiegato che "Antonio attraverso la scultura  trasforma l’arte in strumento educativo portando in rassegna personaggi della mitologia nel mondo contemporaneo".
Presenti anche Stefania Argenti, Soprintendente Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro ed il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.