Cultura e spettacoli

Teatro, in scena al Filolao il mito di Garrincha, l’allegria del calcio e del popolo

Pelè e Garrincha

Garrincha e la sua misera infanzia, Garrincha e una gamba più corta dell’altra, Garrincha e il provino cui non voleva neppure partecipare, Garrincha e l’ingaggio con il Botafogo raccomandato dal terzino della Nazionale che non avrebbe mai più voluto trovarselo contro, Garrincha e l’incontro con la cantante Elsa Soares che avrebbe sposato e di cui sarebbe sempre stato innamorato.
Il 4 maggio 2023 alle ore 11.00 nell’Auditorium del Liceo sportivo Filolao andrà in scena ‘Garrincha – l’angelo dalle gambe storte’, spettacolo promosso dalla Biblioteca centro di documentazione di educazione fisica, sportiva e olimpismo antico ‘Romeo Fauci’ di Crotone, dall’assessorato comunale alla Cultura, dal Liceo sportivo Filolao. Sarà l’occasione per conoscere la storia di un campione ma anche dell’uomo.
La sua storia – una parabola da artista ad alcolizzato, da stella a relitto, da ispirato a disperato, ma sempre così profondamente umano – viene portata in scena da Franco Valeriano Solfiti, narratore e autore del testo, con la collaborazione di Pietro Petrosini a tamburi e ritmiche, nonché del regista e coautore Giancarlo Fares e dell’aiuto regista Simona Parisini.
Garrincha, in italiano passerotto. Una carriera folgorante: due titoli di campione del mondo, 1958 e 1962, per sempre nell’attacco del Brasile che viene recitato come una preghiera (Garrincha, Didì, Vavà, Pelè e Zagallo), e una finta diventata un marchio di fabbrica, una firma d’autore. Garrincha era il calcio, l’allegria del calcio.
A Garrincha bastava una finta, la stessa, ormai prevedibile eppure sempre imprevista. Gli bastava un gioco di gambe, un cambio di direzione, un salto di velocità. E non c’era avversario che non ci cascasse, e non c’era avversario che lo prendesse. Intanto sulle tribune, sulle gradinate, nelle curve, nei parterre, il pubblico godeva, gioiva, esultava, rideva. Quell’ala destra era – e lo avrebbero anche inciso sulla lapide della sua tomba – l’allegria del popolo.
L’iniziativa rientra nel progetto ‘Segnalibro. Letteratura sportiva e social reading’ a cura di ‘Ti con Zero’, vincitore del bando ‘Educare alla lettura’ del Centro per il libro e la lettura (Cepell-Mibac).