Cronaca

Consorzio di bonifica unico: no dei consiglieri di maggioranza Talerico e Molinaro ad occhiuto

Acceso dibattito nel corso della manifestazione e per la celebrazione dei 100 anni dei consorzi di bonifica svolta alla vasca di Calusia

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CACCURI – No alla proposta di consorzio di bonifica unico avanzata dal presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto. E’ quanto hanno espresso i consiglieri regionali di maggioranza, Antonello Talerico (Forza Italia) e Pietro Santo Molinaro nel corso del dibattito organizzato alla vasca di Calusia – nel comune di Caccuri – in occasione della manifestazione per la celebrazione dei 100 anni dei consorzi di bonifica svolta l 26 maggio. Durante la manifestazione, promossa dal Consorzio di bonifica Ionio crotonese per presentare una centralina idroelettrica installata sui serbatoi di accumulo e lungo le condotte acquedottistiche capace di produrre energia elettrica per 4000 famiglie.
Nel corso del dibattito è emersa la contrarietà alla proposta del presidente Occhiuto di riunire gli 11 Consorzi di bonifica calabresi in un unico ente. Proposta che sta discutendo la VI Commissione consiliare ‘Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica’ presieduta dalla consigliera Katya Gentile.
“Dico no al consorzio unico – ha affermato Talerico – perché quando abbiamo tentato concentrare su unico soggetto le competenze qui in Calabria è stato disastroso. Dobbiamo conoscere i territori prima di agire, è fondamentale spiegare vantaggi che ci sono in questo settore per essere distribuiti su territorio ed essere un punto di riferimento diretto e vicino alle popolazioni. Inoltre, lo abbiamo visto in Calabria, con unico soggetto il pericolo è la privatizzazione che elimina i servizi per aumentare introiti. Invece, dobbiamo rendere efficiente il sistema dei consorzi bonifica e distribuire le risorse in modo equo e non per processi politico elettorali”.
Ancora più critico Pietro Santo Molinaro: “Sui consorzi si fanno tante chiacchiere quando poi abbiamo un modello come questo di Crotone che è capofila per i progetti innovativi realizzati. Perché riformare? Perché non si pagano gli stipendi dei dipendenti? La politica deve ragionare con i territori non costruiamo un altro Sibari-Crati che è ancora in liquidazione. Vogliamo distruggere la governance? Dobbiamo sostenere i consorzi e non demonizzarli. Tenete presente che i consorzi sono primi in Calabria per i progetti Pnrr approvati. Hanno ottenuto un miliardo di euro: se lo gestiscono i consorzi sono tranquillo, se lo fanno altri non so”.
“La proposta del consorzio unico è assolutamente deleteria – ha detto Roberto Torchia, presidente del Consorzio Ionio Crotonese -. In questo momento non c’è consapevolezza in chi legifera quello che si vuole fare perché non si conoscono le esigenze del territorio. C’è una rottura tra Regione e Consorzi nonostante entrambi perseguano la stessa finalità: i Consorzi sono esecutori di indirizzi strategici più ampi sul territorio, accentrando tutto diventa un’altra cosa”.
Pronta la risposta di Katya Gentile che, dopo aver riconosciuto l’efficienza del Consorzio Ionio Crotonese “che è un’anomalia rispetto ad altri che non funzionano” ha ribadito la validità della proposta di legge: “E’ più facile rottamare e ripartire invece di mettere toppe. La nostra proposta è strutturata per presidiare il territorio con un Consorzio unico che accentri le funzioni e lasciare gli 11 attuali attraverso i quali non far venire meno la funzione di presidio, amministrativa, operativa e organizzativa dei territori perché sappiamo che è fondamentale per il sistema consortile calabrese avere il ruolo di prossimità. Mi rendo conto che questo è uno di quei comprensori di bonifica che funzionano e rassicuro che terremo in considerazione anche le soluzioni che propongono i soggetti protagonisti per non perdere capacità e professionalità che hanno dimostrato negli anni quelle buone pratiche da emulare”.