Cultura e spettacoli

Progetto ‘E io ci sto’: ‘L’umanità raccontata’ entra nelle scuole crotonesi

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CROTONE – Da lunedì 27 novembre il progetto ‘L’umanità raccontata’ entrerà in quindici istituti scolastici di Crotone. Il percorso itinerante dell’associazione culturale E io ci sto, ripropone la mostra fotografica collettiva Thàlatta!Thàlatta! a cura di Giada De Martino aprendosi, stavolta, agli studenti. La mostra, già nel periodo estivo, è stata esposta al Museo di Pitagora riscuotendo un buon successo di pubblico. L’intento dell’associazione è quello di far conoscere il drammatico viaggio dei migranti, che sono approdati lungo le coste del sud negli ultimi decenni, in riferimento soprattutto alla strage del 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro, al fine di discuterne in classe e maturare fra gli studenti un pensiero costruttivo riguardo al fenomeno che coinvolge ormai tutto il mondo. A collaborare con il gruppo sarà il giornalista Vincenzo Montalcini che con il reading dell’attore Francesco Pupa narrerà il suo instant book ‘Quale umanità?’ che raccoglie le storie dei morti in mare e delle loro famiglie. L’allestimento della mostra sarà impreziosito dall’opera che Gaspare Da Brescia ha creato per l’occasione, dal titolo ‘Poesie interrotte’ raffigurante una barca spezzata con impresse le frasi della poesia ‘Alì dagli occhi azzurri’ di Pier Paolo Pasolini.
Il progetto ‘L’umanità raccontata’ è stato presentato il 23 novembre presso la Casa della Cultura di Crotone da Fabrizio Oliverio, presidente di E io ci sto, l’assessora alle Politiche Sociali Filly Pollinzi, il dirigente del Comune di Crotone Francesco Marano, che ha seguito tutto l’iter che ha permesso alla mostra di entrare nelle scuole e Vincenzo Montalcini, giornalista. “E’ un tema importante, complesso, al quale non ci si può avvicinare senza avere una conoscenza completa delle situazioni – ha spiegato l’assessora Pollinzi -. Ciò che è venuto fuori dalla drammatica strage di Cutro, oltre alle tante persone che hanno perso la vita, ai tanti feriti e alle tante persone rimaste sconvolte e famiglie distrutte, sono state le storie di queste persone che, fuggendo dai loro paesi, speravano in una altra vita; non migliore, ma una vita, purché sia vita”. Il progetto presentato, come precisa l’assessora “è anche sociale e dinamico” e si svilupperà poi "attraverso le risposte e la sensibilità dei ragazzi. Spesso siamo portati a dire ‘la scuola non fa mail abbastanza’, ‘dobbiamo ricominciare dalla scuola’ ma come fa la scuola a farlo senza l’ opportunità di avere accanto le istituzioni, il mondo della cultura e l’associazionismo? – spiega ancora Pollinzi -. Non basta delegare la scuola, ma bisogna entrare nella scuola, e noi, anche come settore delle politiche sociali proviamo a fare la nostra parte per cambiare un pezzettino di mondo”.
Per Fabrizio Oliverio si darà quindi continuità al percorso iniziato questa estate. “Siamo stati affiancati in questo viaggio da Vincenzo Montalcini con il suo libro, che è una testimonianza diretta di quello che è successo a Cutro, dalle parole di Francesco Pupa che renderanno ancora meglio l’idea di Vincenzo e racconteranno le storie dei migranti e, insieme a noi, Gaspare da Brescia che ha creato una scultura ad hoc sull’argomento. Entrando nelle scuole ci proponiamo di abbattere questi tabù parlando di alcune tematiche come quella dei migranti, ma anche quella della violenza contro le donne, di cui si dovrebbe discutere nelle scuole sin da bambini. Vogliamo affrontare alcune tematiche nel modo più interattivo possibile unendo l’arte alla didattica. La mostra sarà quindi disponibile per 10 giorni e gli studenti e i docenti potranno fruirne come preferiscono”. Infine, il giornalista Montalcini spiega quanto sia importante per lui far conoscere il suo libro alle scuole, cosa che è diventata possibile grazie anche al sostegno del Comune di Crotone. “Entrando nelle scuole non vogliamo annoiare i ragazzi – dice – e ragionavamo insieme a Fabrizio sulla opportunità di far vedere certe immagini e abbiamo deciso di farlo. Sono tutte quelle immagini dei momenti che abbiamo vissuto a Cutro, della strage in mare, che hanno fatto la storia della nostra città, a febbraio scorso. Ho pensato a come fare – dice ancora – ed ho studiato un modo per me incisivo di parlare ai ragazzi, attraverso i testi delle canzoni dei loro cantanti preferiti come Mengoni, Madame, Battiato, testi che avrebbero potuto scrivere loro prima di partire, durante il viaggio o dopo, quando avrebbero raggiunto la loro libertà. Da lunedì saremo al Liceo Classico e inizieremo questa sfida, provando a trasformare quei numeri in nomi, storie e sogni”.