Crotone

Il relitto San Nikolaus diventa opera d’arte con l’associazione #IoResto fotogallery

Nella mattina del 16 marzo, il relitto San Nikolaus che l’associazione culturale #IoResto ha inteso trasformare in opera d’arte grazie all’estro dell’artista calabrese Massimo Sirelli è stato installato a Parco Pignera. Il messaggio è chiaro: recuperare una barca che da troppo tempo stanziava nel porto di Crotone con la volontà di sancire il legame della nostra città con il Mediterraneo e richiamando l’attenzione sul tema dell’immigrazione.

Barca Io Resto

CROTONE – Per le strade della città, nella mattina del 16 marzo, in tanti hanno visto transitare una barca completamente bianca trasportata da una gru. Si tratta del relitto della San Nikolaus, una barca dalla quale sono sbarcati alcuni anni fa dei migranti che l’associazione culturale #IoResto ha inteso trasformare in opera d’arte grazie all’estro dell’artista calabrese Massimo Sirelli. Il messaggio è chiaro: recuperare una barca che da troppo tempo stanziava nel porto di Crotone con la volontà di sancire il legame della nostra città con il Mediterraneo e richiamando l’attenzione sul tema dell’immigrazione. Una città, Crotone, che ha dimostrato in più occasioni di essere volta all’accoglienza, anche durante gli eventi terribili dell’ultimo anno che hanno segnato inevitabilmente i nostri mari, ma anche pronta alla solidarietà e all’inclusione.

L’incontro con Massimo Sirelli nel 2021

L’incontro con l’artista, di fama internazionale, famoso per i suoi robottini e l’arte del riciclo e riuso per le sue creazioni, è avvenuto a dicembre 2021 seguendo sempre la visione che muove #IoResto, ovvero quella di rivalutare i luoghi e renderli più belli stavolta, però, con gli occhi fissi verso il mare. Con l’arrivo di Sirelli a Crotone, a fine 2021, il gruppo ha iniziato a perlustrare la zona portuale in cerca di un’idea e, originariamente, si pensò a trasformare in opera d’arte la grande scalinata che affaccia su molo Giunti. Poi fu proprio l’artista a proporre di recuperare un relitto tra quelli fermi in porto e l’associazione ha iniziato il suo lungo percorso – e anche pieno di ostacoli – per rendere questo sogno, una realtà concreta. L’identificazione della barca è stata semplice, era abbandonata in porto, degradata e usurata dalla salsedine. Con il passare del tempo è stato necessario predisporre tutta la documentazione per acquisire il relitto con l’intervento del Comune di Crotone ma, prima ancora, dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Catanzaro. A tal proposito Gianni Pitingolo, tra i fondatori di #IoResto spiega: “La barca sarebbe stata di maggiore impatto rispetto la scalinata, nell’ottica sempre di rafforzare l’identità della città, come città di mare e di accoglienza. E la San Nikolaus ci è sembrata perfetta”.

La donazione

L’ADM ha formalizzato nel 2022 l’assegnazione al Comune di Crotone del relitto e a dicembre 2022 la Giunta concede il nullaosta ad #IoResto per l’utilizzo della San Nikolaus. Si tratta del primo caso di donazione su richiesta da parte dell’Agenzia delle Dogane di un relitto in mare, considerato in effetti, strumento di reato. Per questo motivo il gruppo #IoResto si è impegnato a raccogliere numerosi articoli di giornale che documentassero la storia del relitto, che parlassero delle persone a bordo risultate essere 12 (3 siriani, 6 iracheni e 3 iraniani) intercettati dal Carabinieri che, a marzo 2020, stavano perlustrando il lungomare chiuso per l’emergenza Coronavirus. Inoltre, a bordo della San Nikolaus è stato ritrovato il ‘libro di bordo’ non appena la barca è stata assegnata al Comune e sanificata.

Il progetto e l’installazione a Parco Pitagora

Dopo numerose peripezie, carte e documenti spulciati, autorizzazioni richieste, denaro investito solo nella disponibilità dei soci di #IoResto – che si sono occupati della prima manutenzione al relitto, sporcandosi le mani di bianco -, prima da soli e poi con l’aiuto di Sirelli, la San Nikolaus ha trovato la sua definitiva collocazione all’ingresso di Parco Pitagora. Presto diventerà una opera caratterizzata da una esplosione di colori alla ‘Sirelli maniera’. La vivacità delle tinte valorizzerà il relitto che diventerà tra qualche mese una attrazione turistica e forte simbolo identitario tutto crotonese.

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