Consiglio nazionale ricerche

Salpata dal porto di Crotone la nave oceanografica Gaia Blu

Esplorerà fondali e habitat sottomarini profondi in tre aree strategiche del Mediterraneo, Tirreno meridionale, Ionio settentrionale ed Adriatico meridionale.

Generico marzo 2024

Al via la campagna oceanografica Ecorest, fino al prossimo 15 maggio, esplorerà fondali e habitat sottomarini profondi in tre aree strategiche del Mediterraneo: Tirreno meridionale, Ionio settentrionale ed Adriatico meridionale. La campagna ha preso il via questa mattina con la partenza della nave oceanografica del Consiglio nazionale delle ricerche Gaia Blu dal porto di Crotone. La prima parte della spedizione è focalizzata sui sito al largo di Santa Maria di Leuca (Lecce) e nel Canyon di Bari che ospitano coralli profondi e sul sito a largo di Monopoli che ospita un banco ad ostriche profonde. Seguirà una seconda parte di navigazione nel golfo di Napoli orientata allo studio dei coralli profondi del Canyon Dohrn e di una foresta sottomarina popolata da coralli neri. A bordo, ricercatori e tecnologi di diversi istituti di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar, Cnr-Isp, Cnr-Irbim), dell’Università Aldo Moro di Bari, dell’irlandese University of Galway, e di centri di ricerca nazionali e internazionali quali la Stazione Zoologica Anton Dohrn e il French Institute for Ocean Science (Ifremer).

Ripristino habitat danneggiati

I siti saranno documentati in modo innovativo per mezzo di un robot sottomarino, il Remotely Operated Vehicle (Rov) dotato di videocamere ad alta risoluzione e bracci meccanici, che fornirà una caratterizzazione completa degli habitat profondi e delle specie di elevato valore ecologico che li compongono. Per la prima volta in Europa, inoltre, sarà messa in campo una strategia di ripristino attivo di questi habitat profondi, sia attraverso operazioni di rimozione dei rifiuti antropogenici, quali attrezzi di pesca abbandonati, oggetti e sacchetti di plastica, sia attraverso il posizionamento di ecoreef, cioè strutture artificiali stampate in 3D per favorire l’insediamento di nuovi coralli in aree in cui gli habitat risultano danneggiati. Gli ecoreef saranno attrezzati con telecamere che andranno a costituire nuovi sistemi di osservazione nell’ambito della rete osservativa Emso (European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory), a cui il Cnr partecipa, costituita da osservatori sottomarini dislocati in vari siti europei per il monitoraggio di ecosistemi marini profondi.

La precedente campagna  Pioneer

“La campagna oceanografica Ecorest ci permetterà di acquisire nuove conoscenze sui reef marini profondi, habitat che sono particolarmente vulnerabili – spiega Federica Foglini, ricercatrice del Cnr-Ismar che coordina la prima parte della spedizione. In questo modo, la spedizione contribuisce al raggiungimento di obiettivi strettamente interconnessi tra loro di progetti e attività nazionali e internazionali che mirano allo studio e monitoraggio della biodiversità marina ed al ripristino di habitat profondi. “La campagna, inoltre – aggiunge Paolo Montagna del Cnr-Isp e coordinatore della seconda parte della spedizione. permetterà di testare le nuove dotazioni tecnologiche installate a bordo della Gaia Blu per condurre ricerche scientifiche multidisciplinari, e alcune attività continueranno azioni intraprese durante la precedente campagna Pioneer esplorando i fondali al largo di Crotone”.