La storia

Si spegne il sogno di Michel Ivo di incontrare il papà italiano: è morto nel 2021

Michel Ivo Ceresoli , il 34enne guineano di nazionalità italiana arrivato da clandestino a Crotone, non potrà realizzare il sogno di incontrare il papà.  La Gazzetta di Modena, come si legge nell'edizione di domenica, ha purtroppo scoperto che il signor Ivo, che oggi avrebbe 85 anni, è morto nel 202

Michel Ivo Ceresoli

Michel Ivo Ceresoli , il 34enne guineano di nazionalità italiana arrivato da clandestino a Crotone, non potrà realizzare il sogno di incontrare il papà.  La Gazzetta di Modena, come si legge nell’edizione di domenica, ha purtroppo scoperto che il signor Ivo, che oggi avrebbe 85 anni, è morto nel 2021. Come scrive la Gazzetta di Modena, l’uomo era originario di Ceresola, borgo della frazione di Farneta di Montefiorino di cui portava anche il nome, e “faceva parte di una famiglia numerosa che tra gli anni ’80 e ’90 lasciò la montagna per lavoro. In particolare, Ivo, dirigente della multinazionale delle costruzioni Astaldi, nel ’90 lasciò Montefiorino per raggiungere la Guinea, dove la società romana ha realizzato diverse infrastrutture”.

Vicenda incredibile

La storia di Michel Ivo Ceresoli era stata rivelata da il Crotonese e poi ripresa da numerose testate italiane. Al nostro giornale Michel Ivo ha rivelato la sua storia. Il papà Ivo Ceresoli in Guinea incontrò una giovane donna, Maimouna Barry dalla quale ebbe due figli: Michel Ivo, oggi 34enne, e Abraham, 30enne. Entrambi regolarmente riconosciuti e, dunque, di nazionalità italiana. “Mio padre – ha raccontato Michel Ivo a il Crotonese – che è originario del modenese, è stato in Guinea dal 1990 al 1996, poi è partito per il Burundi e l’Uganda. Era direttore dei lavori per la società Astaldi che stava realizzando la strada Mamou-Kissidougou. L’azienda, quando lui è andato via, ci ha aiutato ma solo per otto mesi. Con mio padre – racconta Michel Ivo – non abbiamo avuto più contatti dal 1996. Dal 2006 abbiamo provato a venire in Italia, ma per mancanza di mezzi e anche per l’assenza dell’ambasciata italiana in Guinea, non ci siamo riusciti”.

“Italiano clandestino”

Michel Ivo, che è laureato in diritto internazionale, aveva sempre desiderato venire in Italia, ma per una serie di vicissitudini e di ostacoli trovati nell’ambasciata e nel consolato italiano in Guinea, non è mai riuscito ad ottenere il visto ed il passaporto italiano. Così, nel febbraio del 2023, si è affidato ai trafficanti di uomini e dopo indicibili sofferenze ha raggiunto la Tunisia e da lì è sbarcato a Lampedusa il 4 luglio 2023.
Nell’isola si è subito dichiarato italiano, ma nessuno gli ha creduto. Il 6 luglio è stato trasferito al Cara di Isola Capo Rizzuto dove ha trovato delle persone che hanno creduto alla sua storia. Sono, però, serviti otto mesi per poter avere il riconoscimento della sua legittima cittadinanza italiana. Di lui si è preso cura l’associazione Sabir per evitare che Michel Ivo finisse per strada (il suo essere italiano, infatti, gli ha causato l’allontanamento dal Cara) dandogli un alloggio temporaneo e facendolo partecipare ai corsi di italiano in attesa che possa avere un lavoro.
Attualmente Michel Ivo si trova in un comune della provincia di Crotone e non ha i mezzi per poter arrivare in città dove alcuni imprenditori locali, saputa la sua vicenda, gli avevano trovato un’occupazione temporanea in un ristorante. Per questo Michel Ivo sta imparando l’italiano.

Il lavoro dei giornalisti

Michel Ivo ha accolto la notizia con rammarico per non essere riuscito a conoscere il papà ed ha ringraziato i giornalisti per il lavoro fatto. Appare assurdo  che, nonostante Michel Ivo sin dal suo arrivo  avesse fornito alle autorità italiane tutte le indicazioni per rintracciare il papà, nessuno in otto mesi sia riuscito a trovarlo. E’ servito l’articolo prima de il Crotonese, che ha rivelato la storia di Michel Ivo, e poi il lavoro dei giornalisti della Gazzetta di Modena per avere notizie, purtroppo negative, su quel papà che Michel Ivo avrebbe voluto incontrare dopo quasi 30 anni. Un lavoro impegnativo quello che ha fatto Luca Gardinale (che firma l’articolo sul giornale modenese) con il suo team di collaboratori che ha trovato le origini della famiglia di Ivo Ceresoli in un comune di montagna della provincia. Una località Ceresola, dalla quale è evidente deriva anche il cognome, dalla quale la famiglia Ceresoli era andata via alla fine degli anni 80. L’uomo a Modena, come aveva d’altronde raccontato anche Michel Ivo, si era rifatto una famiglia, ma anche la moglie italiana è deceduta poco dopo di lui. Ha avuto un altro figlio che vive a Modena.

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