Cultura e spettacoli

‘Residenze artistiche in Calabria’, iniziative alla Pizzuta del Principe

pizzuta

L’idea è di far incontrare il mondo agricolo e produttivo con l’arte in tutte le sue forme. Questa è infatti diventata realtà con il progetto ‘Residenze artistiche in Calabria’ promosso dall’associazione Martedì Critici insieme all’associazione culturale Le Nove Muse che – accolti dalla famiglia Bianchi presso La Pizzuta del Principe nel territorio di Strongoli – hanno dato il via alle tante iniziative di conoscenza territoriale.
La residenza tra gli ulivi e i vigneti si è fatta luogo di incontro per i quattro artisti che, tra agosto e settembre, esporranno le loro opere, racconteranno la loro arte e soprattutto coinvolgeranno quanti parteciperanno alle attività artistico-creative nella residenza. Il primo evento si è tenuto il 3 agosto con l’illustratrice e street artist Giò Pistone e lo scenografo Matteo Capobianco che hanno organizzato un laboratorio artistico nella natura alla presenza di una delegazione di ragazzi dell’associazione WWF. Simpatica e originale l’attività proposta da Capobianco che ha invitato i ragazzi a scrivere su un foglio un loro pensiero e lanciarlo nel vento al fine di liberare la propria espressione artistica e connettersi con la natura.
“L’incontro è stato molto bello – dice Dorina Bianchi de La Pizzuta del Principe -. Le installazioni su carta sono state apprezzate dai ragazzi, coinvolti dalle spiegazioni degli artisti e dai giochi creativi all’aria aperta, nella natura. Il gruppo ha anche visitato la cantina e il vigneto”. Il 5 agosto le residenze d’artista si sono incontrate per una degustazione di vini mentre il 7 agosto, con la serata musicale, si è svolta la degustazione di vini e formaggi.A completare il giro di eventi gratuiti è lo scultore Antonio Tropiano, che sarà a Strongoli il 28 agosto e il pittore Roberto Giglio, che arriverà per la prima settimana di settembre.
“L’idea è quella di mettere in rete e creare un circuito tra le diverse residenze d’artista – spiega Dorina Bianchi – inserendo l’arte in luoghi diversi dai musei, quali la natura e i luoghi di lavoro. Ad esempio io ho fatto installare un’opera nella cantina de La Pizzuta che non è un museo ma un luogo di lavoro nel quale anche l’arte e la creatività possono trovare il loro spazio avvicinando le persone”.