Cultura e spettacoli

La grande tela ‘Zeusi’ del crotonese Giovanni Scalise trova posto al museo di Capo Colonna

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La grande tela ‘Zeusi’ del pittore crotonese Giovanni Scalise sarà esposta nel Museo archeologico nazionale di Capo Colonna. Il direttore Gregorio Aversa si è dichiarato disponibile ad ospitarla al fine di assicurarne un’adeguata fruizione, valorizzazione ed accessibilità al pubblico. Il quadro, un olio su tela di cinque metri per tre di proprietà del Comune, era abbandonato da oltre dieci anni nell’ex pinacoteca comunale del bastione Toledo, chiusa nel 2008 per lavori di ristrutturazione e mai più riaperta al pubblico.
Il cambio di destinazione, per il quale il Comune ed il museo si accingono a firmare una convenzione per la concessione in comodato gratuito, si è reso necessario per garantire l’integrità della tela e la fruizione al pubblico. Il trasferimento sarà preceduto da un controllo conservativo. L’incarico è in via di affidamento ad un restauratore locale. Non è escluso che la tela venga disancorata in parte o tutta dal telaio allo scopo di consentirne il passaggio dal portone del bastione Toledo.
L’opera raffigura il pittore Zeusi con le più belle vergini di Kroton nell’atto di ricreare l’ideale perfetto della bellezza femminile incarnato da Elena. Commissionata nel 1952 a Giovanni Scalise (Crotone 1883-1968) per fare il paio nella sala consiliare del municipio con quella di Ernesto Treccani sull’eccidio di Melissa, pochi anni dopo finì arrotolata in un vecchio deposito comunale. Recuperata e restaurata, alla fine del secolo scorso trovò spazio nella nuova pinacoteca comunale del bastione Toledo, prima di finire, con la chiusura di quest’ultimo, di nuovo dimenticata.
La sistemazione nei locali del museo del parco archeologico sul promontorio Lacinio, un pallino dell’ex assessore comunale alla Cultura Rachele Via, non è definitiva. Il contratto di comodato d’uso, spiega la determina dirigenziale di approvazione dello schema di convenzione con il museo e del disciplinare di affidamento dei lavori, "ha luogo in ragione delle esigenze di tutela, valorizzazione e pubblica fruizione dell’opera, nelle more dell’avvio e completamento dei lavori di restauro del Bastione Toledo, già Pinacoteca comunale, che resta, comunque, il luogo deputato all’esposizione permanente del dipinto, salvo successive disposizioni".